Al teatro No’hma prima che lo spettacolo abbia inizio ci si ambienta in una bella atmosfera. E’ bello vedere una platea così varia e curiosa, e scrutare ogni piccolo angolo di questo luogo. Forse un po’ troppo sconosciuto. Non avrei mai pensato….. andare a teatro e imparare come e perchè prende vita un uragano. Lo spettacolo nasce da una musica, quella de “I Voli al Vento” che sono parte integrante della storia. Non due attori, ma due uragani sarcastici, dall’ironia pungente. Non delle semplici danzatrici, ma delle forze della natura…..perchè se fossimo natura come sarebbero i nostri movimenti? cosa direbbero i nostri corpi?
Abbiamo chiesto a una delle tre danzatrici, Susanna, la nostra corrispondente parigina, se si sente di avere qualcosa in comune con un uragano. Susanna risponde “la forza innata”. L’energia di un uragano è quella che ha la forza di spazzare via tutto, a volte è quella di portare a distruzioni anche molto gravi. Ma a volte l’uragano non porta a nessuna irreparabile conseguenza….. a volte potrebbe essere solo un la possibilità di voltare pagina. E quello che resta usciti dal teatro è…. potremmo fare qualcosa per evitare le conseguenze disastrose di un uragano?
Ma uscite da teatro, Susanna risponde così alle domande curiose di mooveo.
- Susi, cosa hai messo nella “valigia” dello spettacolo?
“Ho messo in valigia la voglia di danzare che da un pò di tempo voleva uscire e farsi un giretto…o forse più di uno. In più porto con me, gli incontri sempre meravigliosi che si fanno grazie a questo mestiere, incontrare artisti con cui confrontarsi e condividere i propri mondi che seppur differenti hanno molto in comune.”
- Perchè Parigi, manca qualcosa all’Italia?
“Parigi perchè me ne sono innamorata da quando ci ho messo piede per la prima volta e mi sono detta: è qui che voglio studiare. Perchè è una città che mi da molti stimoli creativi, ti ci perdi è vero ma poi ti ritrovi. All’Italia manca fondamentalmente la vita, qualcosa che muove.”
- E nel tuo futuro cosa vedi?
“E’ una bella domanda, tosta. Fino a poco tempo fa avrei dato delle risposte che ora ho un po’ perso, o meglio, che si stanno trasformando, staremo a vedere. Il movimento è, appunto, trasformazione.”
Grazie al Teatro No’Hma che ci ha regalato stimoli creativi. Grazie a Susanna per la sua disponibilità.
Uno spettacolo tratto dalla rassegna «L’uomo, la natura e il progresso»